La parola Pranayama
è formata da Prana (energia vitale, respiro) e Ayama (controllo, lunghezza), il
suo significato è quindi controllo ed espansione del respiro e dell'energia
vitale. Il Prana è l’energia vitale fondamentale che impregna tutte le cose e
gli esseri dell’universo e viene attratta nel nostro essere in primo luogo
attraverso la respirazione e il suo controllo. Tale controllo si attua
attraverso quattro fasi: inspirazione
(puraka), ritenzione del respiro a
polmoni pieni (antara kumbhaka), espirazione
(rechaka) e ritenzione a polmoni vuoti
(bahya kumbhaka).
Esiste
uno stretto legame tra la frequenza della respirazione (numeri di respiri al
minuto) e la durata della vita, per questo motivo ad esempio elefanti e
tartarughe vivono più a lungo rispetto all’essere umano, proprio perché respirano
meno volte al minuto. A proposito del Prana si dice che, se lo vuoi
controllare, devi essere un domatore attento che addomestica un elefante
selvaggio per questo motivo occorrono pazienza e fermezza e si deve evitare la
fretta ed ogni tipo di forzatura.
La
respirazione consapevole è il punto di legame tra il corpo e la mente ed essere
coscienti del processo respiratorio ci aiuterà enormemente ad armonizzarci a
livello fisico, psichico, mentale e spirituale.
Gli
effetti benefici del Pranayama sono molteplici:
- Aumenta la capacità polmonare e fornisce un’eccellente ventilazione ai polmoni
- Aumenta l’assorbimento e la circolazione di ossigeno nel corpo
- Ottimizza l’azione filtrante dei reni
- Aiuta la digestione
- Rinforza il sistema immunitario
- Aumenta la vitalità, la forza e la resistenza
- Regola la temperatura corporea
- Rallenta e migliora il ritmo cardiaco
- La mente si calma
- Aumenta l’abilità di concentrazione
- Equilibrio energetico
- Purifica i canali energetici (nadi)
- Libera da pensieri negativi e dalle paure
“Quando il respiro è affannoso anche la mente è instabile. Ma quando il respiro si calma anche la mente lo fa, e lo yogi raggiunge lunga vita. Pertanto, si deve imparare a controllare il respiro”. (Hatha Yoga Pradipika)
La respirazione yogica completa
La respirazione
completa consiste in tre fasi successive legate da un armonico atto e
costituisci la respirazione ideale. Le tre fasi da cui è composta sono: respirazione addominale, la respirazione
toracica e quella clavicolare.
- La respirazione addominale o diaframmatica
favorisce la più ampia espansione dei
polmoni e realizza un massaggio agli
organi addominali;
- La respirazione toracica o costale ha
luogo attraverso il movimento delle costole e ci
assicura una leggera espansione di polmoni e quindi
un’immissione di quantità d’aria più piccola e una frequenza maggiore del ritmo
respiratorio
- La respirazione clavicolare è la più
debole, in quanto porta nei polmoni il minor volume d’aria assicurando solo una ventilazione
superficiale.
Step by step
Ci mettiamo
seduti a terra con le gambe incrociate oppure su una sedia, l’importante è che
la schiena sia dritta, le spalle rilassate e il petto aperto. Ogni fase va
eseguita in maniera lenta e fluida contando fino a 4 per inspirare e 4 per
espirare.
Fase 1
Appoggia le
mani sull’addome
Inspira gonfia
bene l’addome come un palloncino ed espira sgonfia la pancia e risucchia l’ombelico
verso la colonna.
Fase 2
Appoggia le
mani sulle costole
Inspirando
allarga bene le costole verso l’esterno ed espirando senti che le costole
ritornano giù al punto di partenza
Fase 3
Appoggia le
mani sulle clavicole
Inspira gonfia
bene il petto ed espirando svuotalo
Dopo aver
dedicato un 3/4 respirazioni ad ogni fase siamo pronti ad eseguirle una dopo l’altra
sempre in maniera lenta e profonda
L’esecuzione completa
Inspira:
gonfia l’addome- allarga le costole- su fino a
gonfiare il petto
Espira:
sgonfia il
petto- chiudi le costole- risucchia l’ombelico verso la colonna vertebrale
Ripeti fino
a quando senti che la respirazione è fluida e profonda. Conta 4 per inspirare e
4 per espirare.
"Pratica yoga e cambia il tuo mondo un respiro alla volta" Kino MacGregor
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