martedì 24 gennaio 2017

Gli 8 passi dello yoga

Namaste yogi /yogini, abbiamo visto, nel post precedente, quale sia lo scopo dello yoga e come questa disciplina sia molto più profonda e antica di una semplice ginnastica. Praticare yoga non si limita "solamente" all'esecuzione di asana (posizioni), tecniche di meditazione o respirazione ma è un vero e proprio stile di vita.
Patanjali grazie ai suoi aforismi sullo yoga (Yoga Sutra) ci aiuta a capire quale sia il giusto cammino che ogni yogi deve intraprendere per raggiungere l'unione di corpo-mente e spirito, spiegando che, per raggiungere l'unione dobbiamo attraversare 8 stadi (ashtanga) fondamentali. I primi due (yama e nyama) sono dei veri e propri principi morali che ci ricordano un po' i "dieci comandamenti" e sono così suddivisi:
 YAMA (comportamento verso gli altri):
  • Ahimsa - non violenza 
negli atti e nelle parole sia verso gli altri che verso se stessi
  • Satya - sincerità
indica sia la sincerità che l'uso benevolo della parola
  • Asteya - non rubare 
non prendere nulla che non ci appartiene
  • Bramacarya - astinenza 
non inteso come osservare la castità bensì gestire l'energia sessuale in maniera consapevole, senza disperderla seguendo solo gli istinti
  • Aparigraha - moderazione 
non attaccamento alle cose materiali

 NYAMA (comportamento verso se stessi):
  • Sauca - pulizia
non solo pulizia del corpo ma anche nel cuore
  • Santosa - contentezza 
essere felici di ciò che si ha, impegnandosi comunque a migliorare le proprie condizioni di vita e soprattutto cercando di vivere davvero nel momento presente
  • Tapas - autodisciplina
sia nel corpo che negli impulsi interiori
  • Svadhyaya - studio
sudio del sé e autoconsapevolezza
  • Isvara - abbandono al Signore  
accettazione dell'identità suprema universale

Gli stadi successivi sono:
 ASANA (posizione): posizione fisica o postura che dona fermezza, salute e leggerezza nel corpo;

 PRANAYAMA (controllo del prana): controllo dell'energia vitale ovvero il prana tramite delle tecniche di respirazione;

PRATYAHARA (dominio dei sensi): ritiro dei sensi dall'attaccamento degli oggetti esterni;

 DHARANA (dominio della mente): concentrazione intesa come fissare la coscienza su qualcosa;

 DHYANA (meditazione): contemplazione profonda su un oggetto o sul vuoto allontanando ogni altro pensiero;

 SAMADHI (stato di unità): l'anima individuale e quella universale si uniscono coincidendo completamente.



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